Come Babbo Natale e la Befana, l’infanzia di ogni bambino è caratterizzata da alcune tradizioni irrinunciabili. La caduta dei denti da latte, però, può essere un evento traumatico per alcuni di loro. La visita della fatina dei denti può aiutare a ridurre l’ansia per questo evento e rendere magico il momento.
Vediamo insieme le origini di questa leggenda e alcuni consigli da seguire.
Le origini della fatina dei denti
Le origini delle leggende create intorno alla perdita dei primi denti da latte risalgono addirittura al 1600: già lì si era appresa la necessità di compensare con un regalo o una monetina la scomparsa del dentino.
La favola della fatina dei denti, sapientemente raccontata dalle mamme, è stata tramandata nel tempo fino ad essere ancora tutt’oggi molto conosciuta. Ma quali sono le sue origini?
La leggenda più conosciuta è una Fiaba francese del XVIII secolo: “La Bonne Petite Souris”. La favola racconta di una fata che aiuta una Regina a sconfiggere un avversario malvagio, causandogli la perdita di tutti i denti. Da quel giorno, la tradizione vuole che il bambino nasconda il dentino caduto sotto il cuscino e che la fatina passi di notte portandolo via e lasciandogli un soldino o un regalino.
La fatina dei denti non ha un’immagine uguale in tutti i Paesi: il suo aspetto varia da regione a regione, ma, nel complesso, tutte le immagini attribuite a questa figura hanno in comune le ali e una bacchetta magica.
Altre leggende nel mondo
In altre parti del mondo è molto diffusa, invece, la figura del topolino. Anche questa favola viene tramandata per leggenda e affonda le radici nella Spagna della fine del XIX secolo: “Ratoncito Pérez”. La fiaba racconta del futuro re Alfonso XIII, un bambino molto viziato e tormentato da alcune paranoie derivate dalla sua salute cagionevole. Infatti, il piccolo Alfonso, quando perse il suo primo dente da latte a 8 anni, si convinse di essere malato.
La madre allora, per tranquillizzarlo, chiese allo scrittore Luis Coloma di scrivere un racconto sulla storia di suo figlio. Così nacque il topolino Ratoncito Pérez, che nella storia faceva al bimbo un dono per ogni dentino caduto.
I nostri consigli
Se, da un lato, queste leggende divertono, dall’altro, però, il topolino o la fatina dei denti segnano anche un’importante tappa nella crescita del bambino: egli perde i dentini da latte e si prepara a veder spuntare quelli che saranno i “denti da grande”.
La perdita dei denti, quindi, rappresenta per il bambino uno dei tanti passi che lo avviano verso la vita da adulto. Insomma, poco importa se topolino o fatina, l’importante è aiutare il bambino a vivere al meglio questa fase dell’evoluzione personale.
Abbiamo deciso, quindi, di stilare per voi una serie di consigli da seguire per aiutare il vostro piccolo in questo momento speciale:
- Se il dente comincia a dondolare si può consigliare al bambino di stuzzicarlo dolcemente con la punta della lingua oppure di toccarlo con il dito, senza però forzarne la caduta per non modificare il corso naturale degli eventi.
- Una tecnica utile per facilitare la caduta del dentino può essere dare ai bimbi un bel ghiacciolo, una mela o una carota cruda da gustare a morsi.
- Se il bambino dovesse ingerire inconsapevolmente il dentino da latte non ci sono rischi, l’unico problema sarà trovare una buona storia da raccontare alla fatina dei denti!
È comunque importante effettuare una visita odontoiatrica intorno ai 3/4 anni, anche se la situazione dei denti sembra essere regolare