Cosa aspettarsi dopo un intervento di implantologia

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Un intervento di implantologia può non essere semplice da affrontare. A spaventare è soprattutto il decorso post-operatorio, più lungo rispetto a quello degli altri interventi odontoiatrici.

Per questo è importante rivolgersi a un Centro certificato, in grado di garantire un servizio di assistenza costante per il monitoraggio della salute del paziente. 

In questo articolo analizziamo le situazioni più frequenti che possono verificarsi in occasione degli interventi di implantologia, in modo da prepararsi al meglio per affrontarle.

 

Implantologia: è dolorosa?

Sono diversi i miti da sfatare quando si parla di implantologia, a cominciare dal fatto che sia dolorosa.

Gli interventi vengono realizzati sotto anestesia, motivo per cui la persona non sente alcun fastidio durante l’operazione. I livelli di sedazione variano a seconda della condizione del paziente e dell’entità dell’intervento. 

Per coloro che hanno maggiore ansia o timore è prevista la sedazione cosciente, la quale induce un maggiore rilassamento senza portare a una perdita di coscienza; per le procedure più complesse viene contemplata in alcuni casi una sedazione totale.

Tutti i passaggi sono pianificati nei dettagli, mettendo il paziente a conoscenza prima dell’intervento. Inoltre, in questo modo il dentista riesce a procedere nella maniera meno invasiva possibile.

Inserire un impianto non è doloroso. Si avvertono dei piccoli fastidi quando finisce l’effetto dell’anestesia locale: una condizione che può essere prevenuta somministrando un antinfiammatorio per 2-3 giorni.

Per gli impianti che comportano maggiore disagio la situazione risulta sempre gestibile abbinando un normale antidolorifico

Il livello di dolore non arriva mai a essere né eccessivo né disabilitante: basterà attenersi alle indicazioni del dentista per quanto riguarda il decorso post-operatorio.

Le situazioni più comuni dopo un intervento di implantologia

La condizione di fastidio dopo un intervento di implantologia dura circa una settimana, il tempo necessario affinché la zona in cui è stato inserito l’impianto si assesti. Le situazioni più comuni sono le seguenti:

  • Sanguinamento. È normale che possa verificarsi una fuoriuscita di sangue nella parte interessata dall’operazione. Questa condizione si manifesta fino a quando la gengiva non è completamente guarita. Per alleviare il fastidio basterà applicare del ghiaccio.
  • Gonfiore dei tessuti molli. Un’eventualità altrettanto diffusa, legata all’affluenza di sangue nella parte operata. La sensazione è quella di ipersensibilità. Per contenere il fastidio anche in questo caso si rivela sufficiente applicare del ghiaccio.

Infine, l’altra condizione piuttosto frequente è quella che vede un malessere generale nella zona che ha ricevuto l’impianto. Come abbiamo già accennato, la soglia del dolore non risulta mai eccessiva.

Conclusioni

L’implantologia negli ultimi anni ha fatto passi da gigante per quanto riguarda la qualità del decorso operatorio: decisamente più sostenibile per il paziente e facile da affrontare.

La parte interessata dall’intervento andrà pulita scrupolosamente, soprattutto dopo che saranno rimossi i punti.

La persona dovrà astenersi il più possibile dal fumo, nemico numero uno dell’osteointegrazione, fonte di dolore e infiammazione. Eventuali lividi o ematomi, molto rari, tendono a scomparire nell’arco di 5-7 giorni.

In caso di dubbio sarà importante rivolgersi al medico entro 12-24 ore, così da evitare eventuali danni agli impianti e prolungare la condizione dolorosa.

 

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