Apparecchio per bambini: quando? come? perché?

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Apparecchio per bambini: quando? come? perché?

Mano a mano che prende forma il sorriso di nostro figlio, i genitori si trovano spesso a porsi una domanda fondamentale: è il caso di correggere i denti storti del bambino? È già tempo di rivolgersi ad un dentista?

I pediatri, infatti, consigliano di fissare la prima visita intorno ai 3 anni.

Ma come dobbiamo comportarci se ci accorgiamo che i denti di nostro figlio non sono perfettamente dritti? Dobbiamo rivolgerci ad uno specialista per sfatare i nostri dubbi? Quale potrebbe essere il momento giusto, se serve, di mettere l’apparecchio ai denti dei nostri bambini?

Vediamo insieme nell’articolo come rispondere a queste domande.

DENTISTA, PEDODONTOIATRA, ORTODONTISTA: QUAL È LA FIGURA PIÙ ADATTA A CUI RIVOLGERSI?

Spesso sentiamo parlare di diverse figure che hanno a che fare con la cura dei denti, per questo motivo è importante fare chiarezza. Il pedodontoiatra, innanzitutto, è un dentista che ha compiuto studi specifici sul trattamento dei denti in età pediatrica. La specializzazione fa sì che sia il punto di riferimento per la cura dei problemi dei più piccoli. Inoltre è proprio il pedodontoiatra che aiuta i genitori nell’educazione all’igiene orale e svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle carie.

Un dubbio che in molti hanno è quale sia la differenza tra dentista ed ortodontista: di fatto, il secondo è un odontoiatra specializzato che si occupa nello specifico dell’allineamento dei denti e delle ossa della faccia. Sono, quindi, le figure professionali di riferimento per far fronte a diagnosi, prevenzione e trattamento di questo tipo di problemi.

L’obiettivo generale di qualsiasi trattamento ed intervento è quindi estetico, esistono tuttavia dei casi specifici in cui mettere l’apparecchio ai denti ai bambini e agli adulti ha anche un impatto sull’igiene orale, sulla corretta occlusione e sulla masticazione.

PERCHÉ METTERE L’APPARECCHIO AI DENTI?

Non esiste un solo tipo di apparecchio, infatti i dentisti possono proporre diversi tipi di trattamento tutti finalizzati ad avere “denti dritti”. Tuttavia alcuni influenzano la posizione dei denti, altri la crescita delle ossa, altri ancora la loro posizione. Un apparecchio, infatti, può raddrizzare un dente, oppure allargare il palato per permettere all’intera arcata dentale di avere spazio sufficiente per l’eruzione, chiudere eventuali fessure interdentali, regolare il posizionamento di mandibola e mascella, e molte altre funzionalità specifiche.

È fondamentale, quindi, chiedersi per quale motivo nostro figlio ha bisogno di un apparecchio, che problema bisogna risolvere e qual è il trattamento più corretto per ottenere il nostro obiettivo.

Il dentista consiglierà di mettere l’apparecchio ai denti del bambino che, nella maggior parte dei casi, rappresenta una scelta primariamente estetica. Ci sono casi in cui, invece, il trattamento è una necessità, vediamo quali.

COME VALUTARE SE È NECESSARIO METTERE L’APPARECCHIO?

I dentisti consigliano il trattamento in quelle situazioni nelle quali i denti sono talmente “storti” oppure le discrepanze cranio-facciali tali da rendere complicata la pronuncia di alcune lettere, la deglutizione o una masticazione corretta.

Talvolta i problemi alle ossa del viso possono avere conseguenze come cefalee localizzate oppure difficoltà a mantenere la postura corretta. Inoltre, un dente storto è spesso più difficile da pulire e un’igiene orale non attenta o precisa è uno dei fattori di rischio di insorgenza delle carie.

In sintesi, molti dentisti consigliano di mettere l’apparecchio ai bambini che presentano problemi diagnosticati che, se non vengono trattati durante l’età evolutiva ovvero a partire dai 6/7 anni, rischiano di degenerare in futuro e, a quel punto, per risolverle potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

QUANDO E PER QUANTO: I TEMPI DELL’APPARECCHIO PER BAMBINI

Ogni caso vale per sé, tuttavia i dentisti consigliano il trattamento a partire dai 6 anni. Non ha importanza il fatto che ci siano ancora i denti da latte, anzi curarli tempestivamente è fondamentale per facilitare la crescita dei definitivi nelle posizioni corrette.

Anche la durata del trattamento è soggettiva. Risolvere alcuni problemi semplici richiede qualche mese, mentre i difetti più complessi necessitano di un iter terapico più lungo. Generalmente, in media, il bambino utilizzerà l’apparecchio per un periodo compreso tra un anno e mezzo e tre anni.

Durante tutta la fase di trattamento, non bisogna tralasciare le periodiche visite di controllo. Anche in questo caso, sarà l’ortodontista a stabilire la cadenza precisa, tenendo conto del caso specifico e degli impegni del bambino.

Spesso siamo spaventati anche dai costi di un apparecchio per bambini. Da questo punto di vista, può essere vantaggioso stipulare una polizza assicurativa dentistica specifica per gli under 18 che prevede che le visite odontoiatriche di controllo siano gratuite e che si possa accedere a tariffe vantaggiose, presso le strutture convenzionate, per eseguire il trattamento.

Un investimento utile per assicurare un sorriso smagliante a nostro figlio.

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