Sbiancamento Dentale fa male? Facciamo chiarezza

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Un sorriso brillante e bianco…chi non lo desidera? Grazie allo sbiancamento dentale potrai raggiungere il tuo obiettivo! Le domande riguardanti questo trattamento sono molte, prima fra tutte: lo sbiancamento dentale fa male?

Vediamolo insieme in questo articolo!

Prepararsi all’estate? Dieta, esercizio fisico e…che ne sarà del tuo sorriso? Anche lui merita di splendere!

Spesso non ce ne accorgiamo, ma i fattori che nel tempo rovinano il bianco naturale dei nostri denti sono molti; tra questi:

  • alimenti e bevande (vino rosso, caffè, liquirizia…)
  • fumo
  • alcuni tipi di medicinali

Grazie allo sbiancamento dentale si potranno correggere imperfezioni estetiche come ingiallimento e discromie dello smalto, riportando la dentatura al suo colore naturale.

Che cos’è precisamente lo sbiancamento e come funziona? Quanto dura una seduta? Sarà fastidioso?

Facciamo chiarezza.

Sbiancamento dentale: che cos’è?

Lo sbiancamento dentale è una procedura di odontoiatria estetica che, come abbiamo detto in precedenza, ha la finalità di correggere difetti cromatici della dentatura.

È un trattamento molto richiesto, che utilizza sostanze sbiancanti specifiche che agiscono sullo smalto dei denti, rendendoli più bianchi.

I prodotti che vengono utilizzati sono principalmente perossido di idrogeno e carbammide, in concentrazioni diverse, a seconda delle proprie esigenze.

Come funziona lo sbiancamento dentale professionale?

Il trattamento viene preceduto da una visita di controllo, per accertarsi dello stato di salute del cavo orale e per risolvere eventuali problematiche, come la presenza di placca o carie.

Dopo una seduta di igiene orale professionale si può programmare la seduta di sbiancamento, che dura dai 30 minuti a un’ora, a seconda delle necessità.

Può essere svolto in modo tradizionale, con i materiali precedentemente citati, che verranno posizionati sulla superficie del dente, o con il contributo del laser, il quale ha la caratteristica di attivare e accelerare il processo, portando a risultati ottimali in tempi più brevi.

Generalmente si organizzano 2-3 sedute di sbiancamento, a distanza di una settimana l’una dall’altra.

Un’altra tipologia di sbiancamento è quello domiciliare, che consiste nell’indossare tutti i giorni per almeno 4 ore una mascherina personalizzata, che si riempie di prodotto sbiancante, per circa 10 giorni.

Lo sbiancamento dentale fa male?

Lo sbiancamento è una procedura non invasiva, dunque generalmente non provoca dolore e non necessita di anestesia. L’importante, ovviamente, è affidarsi a professionisti esperti.

Questo tipo di trattamento, se svolto in modo corretto e professionale, non rovina lo smalto dei denti e non irrita le gengive. Inoltre, il risultato è facilmente prevedibile e non ci saranno sorprese.

Effetti collaterali

Come hai appena letto, se svolto correttamente, lo sbiancamento dentale non fa male e, pertanto, gli effetti collaterali sono veramente minimi.

L’unico lieve fastidio che potrai sentire sarà un aumento della sensibilità dentale, la quale durerà solo poche ore o al massimo qualche giorno, ed è completamente reversibile.

Piccoli consigli

Nei giorni immediatamente successivi al trattamento è importante evitare di fumare e di consumare bevande che potrebbero macchiare o ingiallire i denti.

Si sconsigliano, inoltre, cibi molto pigmentanti, come frutti di bosco o pomodori.

Infine, come sempre, è importante svolgere un’accurata igiene orale domiciliare.

In conclusione…

Lo sbiancamento dentale fa male? Certo che no, se svolto con le dovute attenzioni.

Per avere un sorriso da copertina non serve essere attori o attrici… basta decidere di prendersi cura di sé!

 

Vuoi prenotare una seduta di sbiancamento dentale o vuoi saperne di più? 

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