Una delle paure più grandi di un genitore è curare la salute della bocca del proprio bambino.
La carie è l’infezione cronica più comune in età pediatrica a livello mondiale: colpisce il 52% dei bambini tra i 6 e gli 8 anni. In questo articolo parleremo di come prevenire le carie nei bambini, facendo particolare riferimento alla fluoroprofilassi.
Come prevenire le carie: le basi
Le buone pratiche di igiene orale si imparano fin da piccoli e sono le uniche armi per arginare le patologie del cavo orale (carie, gengiviti, parodontiti) che affliggono la popolazione adulta. Abbiamo stilato alcune regole generali da seguire per evitare e prevenire la comparsa di carie nei bambini.
- insegna ai tuoi figli come spazzolare i denti, muovendosi dalla gengiva al dente;
- assicurati che lo facciano almeno due volte al giorno (dopo la prima colazione e prima di andare a letto);
- acquista per loro spazzolini con setole morbide (quelli con setole dure graffiano le gengive);
- due minuti sono il tempo minimo necessario per una buona pulizia dei denti: usa un timer per aiutare i bimbi a tenere conto del tempo;
- evita che assumano bevande e cibi zuccherati e gommosi;
- assicurati che facciano almeno due visite all’anno dal dentista.
Come prevenire le carie: la fluoroprofilassi
La fluoroprofilassi viene considerata la “terapia medica” della patologia cariosa. Il fluoro, infatti, è un minerale che aiuta a prevenire la carie rallentando la distruzione dello smalto e accelerando il processo di remineralizzazione. Più precisamente, la sua funzione preventiva si esplica attraverso i seguenti meccanismi:
- Remineralizzazione dello smalto: sui denti già erotti il fluoro ha la capacità di fissarsi nello strato più esterno dello smalto, assieme al calcio e al fosfato, compensando la quota erosa dagli acidi della placca.
- Azione antibatterica: il fluoro è in grado di contrastare l’adesione dello Streptococcus mutans (principale responsabile della carie) ai tessuti orali.
- Rinforzante: agisce direttamente sulla struttura minerale dello smalto, modificandone l’organizzazione biochimica e inducendo la trasformazione dell’idrossiapatite in fluoroapatite.
Come assumere fluoro?
Una delle fonti principali di fluoro è rappresentata dall’acqua potabile, ma a riguardo esiste un’ampia variabilità tra le diverse zone geografiche. Con l’eccezione di alcune acque vulcaniche, come quelle presenti in alcune aree della Campania e del Lazio, in Italia la maggior parte dell’acqua potabile contiene una quantità di ioni fluoro non sufficiente a garantire un effetto di protezione verso la carie.
È quindi importante integrare il patrimonio di fluoro per via topica e/o per via sistemica attraverso l’utilizzo di dentifrici e collutori fluorati oppure attraverso la somministrazione orale di fluoro in gocce o pastiglie. Le gocce sono più indicate per i più piccoli e possono essere diluite nell’acqua o in altre bevande, escluso il latte.
La fluoroprofilassi può essere dannosa?
Fino ai 3-6 anni di età esiste, tuttavia, un pericolo piuttosto importante chiamato fluorosi dentale, derivante dall’assunzione involontaria di quantità eccessive di fluoro. I bambini colpiti da fluorosi presentano alterazioni del colore dei denti, in particolare degli incisivi permanenti. La causa più frequente di fluorosi è l’ingestione, da parte del bambino, del dentifricio usato per lo spazzolamento dentale. È quindi importante dosarne bene l’assunzione nei più piccoli, utilizzando dentifrici a bassa concentrazione di fluoro almeno fino ai 6 anni d’età.